"Su granelli dorati affondano i talloni, fieri, gocce di sale sfiorano i ruvidi volti, seri, le braccia tese al cielo rivolte, le sopracciglia inarcate e disinvolte, mentre le onde impetuose risvegliano il sorriso, vola il kite a raggiungere il paradiso!"
Dove la differenza tra cielo e mare non si vede! Es Calo Formentera (Spain).

Circondato da una fascia boscosa, Es Calò è un piccolo villaggio di pescatori, dotato di un incantevole porticciolo naturale ancora in grado di accogliere le tradizionali imbarcazioni del luogo.
L’atmosfera che si respira in questo paesino è realmente affascinante, senza contare il fatto che da queste parti si trovano alcuni dei migliori ristoranti di Formentera (come il Can Rafalet), in cui si possono gustare specialità a base di pesce e piatti tipici.




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Questo piccolo villaggio si è sviluppato attorno alle case dei pescatori locali, nella costa Tramuntana a nord dell'isola, poco prima che la strada salga verso La Mola.
 
Reti di pescatori, moli per le barche, pesce disposto ad asciugare al sole, pineti, il colore meraviglioso del mare e il pesce fresco offerto dai ristoranti, fanno di Es Calo un luogo rilassante e indimenticabile che deve essere visitato.
Da questo punto puoi anche prendere il 'cammino romano', un sentiero che percorre le creste delle scogliere e offre vedute impareggiabili dell'isola.
 
La zona di Es Calò presenta anche due belle calette di sabbia mista a roccia, Es Caló de Sant Agustí e Ses Platgetes, ottime per rilassarsi al sole e per effettuare immersioni nel mare cristallino da cui sono bagnate.
 
Da Es Calò parte un noto e suggestivo sentiero in salita che gli abitanti chiamano Camì Romà, il “cammino romano”, perchè lastricato dai romani al tempo della loro dominazione; il sentiero conduce sino ad un punto molto elevato, Es Mirador, dalla cui eccezionale veduta si può ammirare l’isola di Formentera in tutto il suo selvaggio splendore. Le calette migliori della zona sono certamente Es Caló de Sant Agustí e Ses Platgetes.
La prima è adiacente ad Es Calò – un piccolo villaggio di pescatori – ed è circondata da promontori rocciosi; il mare è cristallino, ed il fondale è costituito da sabbia mista a roccia, rendendo la baia molto adatta anche alle immersioni. Il panorama è davvero molto affascinante, ma a parte le bellezze naturali la zona non ha molto altro da offrire ai visitatori, così che per qualsiasi necessità si deve raggiungere il paesino di Es Calò, che in compenso possiede un paio tra i migliori ristoranti di tutta l’isola.A circa 300 metri di Es Caló de Sant Agustí troviamo Ses Platgetes, una incontaminata spiaggia di sabbia con un bellissimo mare turchese; un piccolo chiosco nelle vicinanze assicura il necessario ristoro.C’è una fermata d’autobus a circa 50 metri di distanza.Piccolo, pittoresco, azzurro e commovente. Ecco il riassunto di Es Caló. Questo ex porto, il primo di Formentera, non è niente più che un gruppo di casette, alberghetti e ristorantini. Anche se non c’è un accesso al mare comodo (a parte la piccola Ses Platgetes), è impossibile non tuffarsi perché il turchese è talmente intenso che viene voglia di toccarlo.A Es Caló ci si viene per stare lontani da tutto e da tutti. L’aria è frizzante perché la salsedine e i colori non hanno vie di mezzo in questo crocevia di energie, in questo mescolarsi della vita della Formentera “a valle” con il tratto di strada che inizia a salire per La Mola, e che si ricongiunge al Cammino di Sa Pujada (detto “romano”, anche se romano non è), da cui è possibile vedere scorci stupendi.La brezza di quest’angolo incantato fece da musa alla scrittrice catalana Montserrat Roig: seduta davanti a questo mare compose il romanzo L’hora violeta; una targa sul muro ricorda il suo passaggio a Formentera. Ma non è l’unica storia importante di Es Caló.Guardando quel che resta del porto, si possono immaginare i pescatori che un tempo uscivano con i loro llauts (piccole imbarcazioni) – anche quando erano le stesse onde a sconsigliarlo. Proprio nel 2015 c’è stato qui un terribile naufragio – o si può ricordare lo hierbas, il noto liquore delle Baleari, detto ibizenco, ma nato su quest’isola. Fu proprio la famiglia Marì Mayans, che al tempo lo produceva, a chiedere l’apertura di un porto attrezzato per poterlo commercializzare con la vicina Ibiza (dove infatti si trova oggi la distilleria che produce hierbas in quantità industriali).
 
La kiteschool?
 
www.ibizamultisport.com
 
www.ibizakitesurf.com
 
Come arrivare? beh nulla di più facile. Voli regolari giornalieri per Ibiza da Milano Malpensa, Torino, Genova con EasyJet, Ryanair e Volotea.
 
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Dove alloggiare? Molti sono gli appartamenti di privati a disposizione degli ospiti, ma mi sento di segnalarvi questo speciale agriturismo.
 
www.espasformentera.com
 



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